Dalla transizione alla trasformazione: pratiche e standard di sostenibilità

Si fa a presto a dire sostenibilità. Parola chiave del nuovo millennio, alla luce delle straordinarie sfide globali che i diversi settori produttivi e l’umanità in genere devono affrontare, il concetto richiede per essere inverato in concreto nelle pratiche quotidiane di essere specificato, definito e collegato a precisi indicatori di cambiamento/performance.  Dalla transizione alla trasformazione, appunto

 

Una sfida nella sfida che per il settore vitivinicolo passa non solo da nuovi strumenti e tecniche agrocolturali (ad es agricoltura di precisione)) ma anche da un nuovo framework che nel mettere al centro l’uomo e l’ecosistema (e qui i riferimenti si sprecano passando dagli SDGI delle Nazioni Unite all’enciclica Laudato sì di Papa Francesco, alla strategia Farm to fork,  andando a ritroso fino alle riflessioni del Club di Roma degli anni 70) sappia però assicurare la competitività delle aziende agricole e un rapporto virtuoso con le comunità locali. Occorrono, dunque, lenti diverse con cui guardare al mondo della produzione vitivinicola, ma anche standard, procedure, indicatori che aiutino gli agricoltori a rendere concreta la transizione ecologica. E occorrono esempi e concrete sperimentazioni che rendano evidente e plausibile a tutti gli attori coinvolti l’opportunità e la bontà della strada intrapresa.  Di nuovo, dalla transizione alla trasformazione. 

 

Per quel che concerne il primo aspetto, un aiuto concreto alle aziende vitivinicole viene dall’iniziativa Equalitas, un’iniziativa promossa da Federdoc (la Confederazione dei Consorzi di tutela delle DOC del vino italiano), Csqa Certificazioni e Valoritalia (due tra gli Enti leader per le certificazioni in ambito vitivinicolo) e Fondazione Gambero Rosso per la certificazione della sostenibilità della filiera del vino  lungo i tre “pilastri” della medesima (ambientale, economica ed etico-sociale). Attiva dal 2015, Equalitas ha elaborato uno standard e una certificazione per aziende, vini e denominazioni, svolgendo altresì attività informazione, formazione e advocacy sui temi (non ultimo l’accordo siglato con FederBio per lo sviluppo sostenibile delle aziende vitivinicole). Sul secondo aspetto sono diversi i progetti sostenuti sia con fondi diretti (Commissione Europea)  che con fondi europei indiretti (PSR in capo alle Regioni)  che provano a disegnare modelli di intervento che coniughino i diversi aspetti della sostenibilità e tra questi va sicuramente menzionato Concerto (Consorzi e Certificazione di Territorio).

 

L’iniziativa, un progetto di cooperazione sostenuto dalla Regione Toscana e capofilato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, raccoglie 8 aziende agricole, due Università, Bicocca e Siena (nello specifico il Santa Chiara lab), 4 Consorzi (Montepulciano, Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano e Bolgheri)  e Copernico con l’ambizioso obiettivo di sviluppare un sistema di gestione centralizzata a livello di Consorzio dei dati delle aziende agricole al fine di “gestire strategicamente l’implementazione del Sistema Gestione Sostenibilità e nel trovare il modo di collegare il modello di gestione ad un software per il calcolo ed il monitoraggio degli indicatori di sostenibilità” (insomma, portare la certificazione a livello di consorzio  favorendo così la diffusione di buone pratiche in tema di sostenibilità a livello di territorio). In questo modo, attraverso la valutazione, sarà poi possibile capire quali sono i margini di miglioramento, le aree di maggior criticità e definire quindi le migliori pratiche gestionali da impiegare in vigneto a livello di consorzio, focalizzandosi sulla preservazione della biodiversità e la riduzione dell’emissione dei gas serra. Il tutto senza dimenticare le altre sopra citate componenti della sostenibilità, economica ed etico-sociale, che passeranno da un migliorato rapporto con la comunità territoriale e i relativi portatori di interesse.

Come sempre, siamo orgogliosi di far parte di un progetto così importante e che prova a mettere a sistema le competenze e l’esperienza di attori e organizzazioni autorevoli. 

Stay tuned per aggiornamenti!